lunedì 30 giugno 2014

Recensione di "Quando il Diavolo mi ha preso per mano" - April Genevieve Tucholke

Cari visitatori della Tana,
in questo caldo lunedì di fine Giugno credo sia proprio arrivata l'ora di una nuova recensione!
Direttamente dalla mia terrazza con vista su un mare bellissimo, comincio a scrivervi e a parlarvi di Quando il Diavolo mi ha preso per mano, un romanzo di cui avevo già sentito parlare ancor prima dell'uscita in Italia e del quale avevo già letto i primi capitoli in inglese.




Il titolo originale del romanzo, che trovo bellissimo, è Between the Devil and the Deep Blue Sea, ed è il primo di una trilogia intitolata Between. Il libro è uscito in Italia per Piemme lo scorso Aprile, il prezzo è di € 16,00 e le pagine 264. 

TRAMA
Nel paesino di mare dove abita Violet White non succede mai niente... fino a quando River West non affitta la casetta dietro la sua e incominciano ad accadere cose inquietanti. River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e un passato misterioso? O dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos'altro? La nonna di Violet l'aveva sempre messa in guardia dai giochi che sa fare il diavolo, ma lei non aveva mai pensato che potesse nascondersi dietro un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione.



LA MIA OPINIONE

Parlare di questo romanzo non è semplice.
Non perché sia un romanzo tremendamente complesso ed elaborato, ma perché c'è in questo libro una parte che mi è piaciuta moltissimo e un'altra che sinceramente mi ha lasciata insoddisfatta.
Ma come sempre, prima di combinare pasticci, meglio partire dalla trama.

A Echo, una cittadina americana da cartolina, come quelle dei vecchi film, vive Violet White, una diciassettenne un po' particolare che certo non ha avuto vita facile. I suoi genitori sono degli artisti e amano viaggiare, lasciando spesso lei e il suo gemello Luke da soli. Inoltre da quando è morta la nonna Freddie, a cui era legatissima, Violet si sente ancora più sola. La storia ci viene raccontata dal suo punto di vista, e comincia in una giornata qualunque.
Con i genitori che sono in Europa da quasi un anno, le risorse finanziare di Violet e Luke ormai scarseggiano e proprio per questo la ragazza decide di affittare la dependance dell'immensa tenuta in cui vive, anche se non ha molte speranze, dato che da quando è morta Freddie la tenuta sta andando in rovina.
Invece ben presto, per affittare la dependance arriva un ragazzo, un bellissimo ragazzo che Violet non ha mai visto prima, ma che sin da subito la attrae. Con i suoi abiti e quel taglio di capelli, River West sembra proprio uscito da un'altra epoca, come le cose che Violet tanto ama. Ma allo stesso tempo, River le ricorda il diavolo, quel diavolo dal quale Freddie le raccomandava sempre di stare lontana.
Violet all'inizio non si lascia prendere troppo da queste suggestioni, ma non appena River mette piede in città, cose strane cominciano ad accadere, eventi straordinari e decisamente inquietanti.
Ma può il diavolo nascondersi dietro il fascino e un bel sorriso come quelli di River?

Come vi ho anticipato, parlare di questo romanzo non è semplice, ma per semplificarmi io stessa la recensione, direi che è meglio partire dalle cose che mi sono piaciute.
Ho adorato l'ambientazione e l'atmosfera che l'autrice è riuscita a creare. Echo
è dapprima una cittadina tranquilla, uno di quei luoghi da cartolina che sicuramente non mancherebbero nelle scatole dei ricordi di famiglia, dove non ci sono grandi catene di supermercati ma soltanto dei negozietti, la caffetteria è gestita da una calorosa famiglia italiana, le famiglie importanti e ricche si contano sulle dita di una mano e a strapiombo sull'oceano sorgono grandi ville. Ma allo stesso tempo è un luogo pieno di superstizione, dove le persone credono ancora alle storie di pazzi che si aggirano nel buio di una galleria e raccontano storie di vecchi omicidi ancora senza soluzione.
Da quando River arriva a Echo, certo la situazione non migliora, e il sangue comincia a scorrere: Echo diventa una cittadina intrisa ancor di più di mistero, dove nubi cariche di pioggia e oscurità sembrano incombere sempre più vicine ad ogni giorno che passa.
La Tucholke riesce a creare un'atmosfera unica, intrisa di mistero, adrenalina e terrore.
Bambini che sostengono di aver visto il diavolo in un cimitero e pensano di scacciarlo con piccole croci di legno, un pazzo che si suicida nella piazza della città, un ragazzo che cattura un ragazzino ed è pronto a linciarlo e bruciarlo, sostenendo che sia una strega.
Ad ogni pagina, seguendo i pensieri e le azioni di Violet, scaviamo sempre più a fondo nelle vicende strane che capitano nella cittadina in cui vive e di pagina in pagina il mistero si infittisce, ma allo stesso tempo ci sono dei momenti in cui Violet dimentica, dimentica la città, dimentica i misteri, e si concentra soltanto su River. E allora tutto sembra intriso anche di attrazione e di passione, di una bellezza oscura ma allo stesso tempo molto magnetica.

Per quanto riguarda i personaggi, è innegabile che tutti siano ben delineati, anche se non tutti ben approfonditi.
Violet è sicuramente una ragazza particolare: ama i misteri, la poesia e indossa con nonchalance gli abiti dei suoi antenati defunti, in particolare quelli di Freddie. Ama addentrarsi nelle cantine e nelle soffitte alla ricerca di oggetti dimenticati o perduti. In comune con il gemello Luke ha davvero pochissimo, se non l'amore per l'arte che i genitori hanno trasmesso ad entrambi. Luke incarna sicuramente di più il prototipo di diciassettenne che siamo abituati a vedere negli young adult, ma allo stesso tempo è un personaggio che ha delle sfumature completamente diverse dal solito pallone gonfiato, come potrebbe sembrare all'apparenza.
E poi c'è River, croce e delizia di Violet, che è attratta moltissimo da lui, nonostante percepisca sin da subito che River nasconde qualcosa. Questo ragazzo è sicuramente bellissimo, irresistibile e magnetico. Sono degli aggettivi che sulle cover di qualsiasi YA trovate per descrivere il belloccio di turno, ma River, oltre alla bellezza, ha la profondità di un personaggio completo e complesso, che oltre a nascondere dei poteri eccezionali e inquietanti, nasconde delle ferite lasciate dalla solitudine e da un'infanzia difficile.
Ad essere sicuramente meno approfondita degli altri personaggi è Sunshine, l'amica di Violet che però con Violet ha davvero poco in comune...se non Luke. Inizialmente mi aspettavo che avesse un ruolo più di peso nella vicenda, mentre invece appare e scompare molto spesso come se niente fosse.

Quello che non mi è piaciuto di questo romanzo è prima di tutto il ritmo: tanti misteri e tante vicende raccolti in un tempo troppo breve. A conti fatti, quando si termina il romanzo, ci si rende conto che è passato davvero un tempo troppo breve dall'inizio della vicenda alla conclusione e data la quantità di eventi che sono raccontati, è davvero incredibile se non impossibile che così tante cose succedano in u  periodo di tempo così ridotto.
Un altro elemento che non h apprezzato riguarda il fatto che alcune vicende sono legate tra di loro in modo un po' troppo forzato. E' vero, in questo romanzo succede il credibile e l'incredibile, ma ci sono degli eventi che vengono accostati senza che combacino del tutto, in un modo che risulta artificioso, forzato appunto.

Nel complesso, Quando il Diavolo mi ha preso per mano è un buon romanzo e considerando soprattutto che è un esordio lo trovo un ottimo lavoro, dalle bellissime atmosfere gotiche che riescono davvero a tenere incollati alle pagine, ma ha dei piccoli difetti che hanno condizionato un po' il mio parere, perché leggendo li ho trovati molto evidenti.



Il mio voto per questo romanzo è tre riccetti e mezzo!



giovedì 26 giugno 2014

Into Jane Austen's World #7: Death comes to Pemberley - La serie TV.


Cari visitatori della Tana,
questo post credo che sarà proprio un bel mix tra almeno te rubriche che tengo qui sul blog, ossia Dal libro al film, Le cronache del Fandom e Into Jane Austen's World. Spero solo che riesca bene!
Un paio di settimane fa vi ho parlato del libro di P.D. James Morte a Pemberley.
Dal romanzo lo scorso anno la BBC ha tratto una miniserie, e dato che conoscete la mia ossessione per le serie TV, certo questa non poteva mancare all'appello.

Ma andiamo con ordine e iniziamo dal romanzo.
Il libro

TRAMA
Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.



La serie TV



La serie TV tratta dal romanzo della James è stata girata nel 2013 su ordinazione del canale inglese BBC One e trasmessa dal 26 al 28 Dicembre 2013 per celebrare il duecentesimo anniversario della pubblicazione di Orgoglio e Pregiudizio.
La serie è composta da tre episodi di 60 minuti ciascuno ed è ancora inedita in Italia.
Girata tra degli scenari bellissimi dello Yorkshire e del Derbyshire, la serie ricalca benissimo il romanzo, ma lasciatemi dire che, oltre a riprendere benissimo il tributo di P.D. James a Jane Austen, la serie riesce a fare molto di più.

Questa è una data da segnare sul calendario, cari lettori, perché credo sia una delle poche volte nella mia vita in cui dico che la serie mi è piaciuta più del libro!
Mentre, come vi ho scritto nella recensione, il romanzo mi è piaciuto ma non mi ha entusiasmata più di tanto, la serie mi è piaciuta moltissimo, e sotto tutti i punti di vista.

Partiamo dalla location: assolutamente splendida. La bellissima residenza di Chaswoth, già utilizzata nel 2005 come Pemberley nell'adattamento cinematografico di Orgoglio e Pregiudizio, viene qui riproposta in tutta la sua bellezza.
L'immensità e la bellezza dei giardini, la maestosità della costruzione, uniti al sapiente uso della fotografia, hanno reso le inquadrature panoramiche nella serie davvero mozzafiato.
E proprio a proposito della fotografia, non posso dire altro se non che è davvero eccezionale, assolutamente sopra la media dato che stiamo parlando di una miniserie TV.

Per quanto riguarda il cast, devo ammettere che non solo gli attori si sono dimostrati
all'altezza dei loro ruoli, ma hanno fatto tutti davvero un gran bel lavoro.
Matthew Rhys nei panni di Mr. Darcy ha fatto sicuramente un'ottima performance: il gentiluomo che abbiamo conosciuto nell'opera austeniana c'è ancora ovviamente, ma a questo si aggiunge il senso di responsabilità che ha adesso nei confronti della sua famiglia e ancora di più il suo grande amore per Elizabeth, che traspaiono da ogni suo gesto e da ogni ragionamento.
A sorpresa devo ammettere che ho trovato superbo Matthew Goode nel ruolo di George Wickam. Non solo l'attore è riuscito a rendere benissimo la doppiezza del suo personaggio, un uomo sempre e soltanto attento al suo tornaconto personale, ma è anche riuscito a dargli quei tratti più umani che sono presenti nel romanzo. C'è infatti un momento in cui, nel romanzo, la facciata e le difese di Wickham crollano e nella serie questo momento è evidenziato grazie alla grande performance di questo attore.

Jenna Coleman interpreta invece Lydia Wickham, e devo dire che anche lei ha fatto un ottimo lavoro. Non solo è riuscita a portare nella serie la Lydia che conosciamo nel romanzo della James, ma le ha dato anche quei caratteri che erano nel romanzo della Austen e che in questo sequel erano un po' sfuggiti all'autrice.
Ovviamente non posso non citare Elizabeth, interpretata da Anna Maxwell Martin. Ho già visto quest'attrice all'opera in altre serie TV e la trovo davvero molto brava, ma personalmente non mi è piaciuta poi così tanto in questo ruolo. Dopo molti anni io ho sviluppato una mia personale immagine di Elizabeth - che si avvicina molto, ma non corrisponde del tutto a quella data da Jennifer Ehle nell'adattamento del 1995 di Orgoglio e Pregiudizio - e alla Martin a mio parere manca quella luce, quella vitalità che contraddistinguono Elizabeth come personaggio. Anche fisicamente, questa attrice mi ispira una pacatezza e una sorta di rassegnazione che non sono proprie di Elizabeth. Non che non abbia fatto il suo, ma semplicemente la trovo poco adatta per il ruolo.

Per quanto riguarda la trama, ho trovato ottimo il fatto che la serie rispecchiasse il libro, ma allo stesso tempo che fossero stati tolti dagli autori della serie tutti quegli elementi che andavano ad appesantire il libro, come ad esempio tutto il riferimento al sistema processuale inglese, che appesantiva davvero troppo la narrazione.
Inoltre sono stati eliminati dei personaggi che nel romanzo avevano davvero poco peso -Bingley ed il secondo figlio di Darcy ed Elizabeth, ancora neonato - mentre è stato dato sin dall'inizio il giusto spazio a quei personaggi che invece si sono rivelati determinanti ai fini dello sviluppo della vicenda.
Sono stati inseriti inoltre dei piccoli flashback che andassero a ricordare alcune vicende di Orgoglio e Pregiudizio. In alcuni casi li ho trovati calzanti, ma in altri molto meno.
D'altronde, se uno spettatore decide di seguire questa miniserie si suppone che conosca almeno un po' le vicende del romanzo austeniano, no?


Nel complesso a me la serie è piaciuta tantissimo, ripeto, ancor più del romanzo.
Tutte le Janeite dovrebbero trovare un po' di tempo e vederla!




martedì 24 giugno 2014

Recensione di "Fangirl" - Rainbow Rowell



Cari visitatori della Tana,

sono tornata!
Non so se vi sono mancata, ma voi a me siete mancati un sacco.
In questa lunga assenza (più di una settimana!) ho dovuto lavorare sodo per superare l'esame di una materia che non mi è mai piaciuta e che avevo sottovalutato moltissimo. Come mi capita spesso, essendo io cronicamente incapace a gestire un piano di studio qualsiasi prima dell'esame, mi sono trovata con l'acqua alla gola e ho dovuto mettermi sotto e recuperare un po' di pagine.
Ma alla fine è andata, anzi, è andata benissimo e oggi finalmente torno a dedicarmi al mio blog adorato.

Oggi voglio parlarvi di Fangirl di Rainbow Rowell.
Ho sentito moltissimo parlare di questo libro, prima di cominciarlo e tutte le opinioni che avevo letto erano molto positive. Come sapete, però, tendo sempre a diffidare dalle opinioni eccessivamente positive e tra questo, e il fatto che il libro fosse in Inglese e io come al solito sia una gran pigra, ho rimandato un po' la lettura.
Un paio di settimane fa, però, complice Tumblr, mi sono trovata davanti una fanart sulla protagonista del libro, Cath, e ho pensato che fosse un segno del destino.



Il romanzo, inedito in Italia,  è uscito nel 2013 per l'editore Griffin. Le pagine sono 438 e il prezzo è di circa € 13 per l'edizione in copertina rigida.


TRAMA

Cath e Wren sono gemelle omozigote, e fino a poco tempo fa facevano tutto insieme. Ma da quando sono partite per il college Wren ha deciso che non vuole essere più soltanto la metà di una coppia di gemelle, e vuole andare a ballare, conoscere ragazzi, andare alle feste e lasciarsi andare. Per Cath non è semplice accettarlo. Lei è terribilmente timida, e si rifugia nelle parole delle fanfiction che ama scrivere , dove sa sempre esattamente cosa dire e sa scrivere d'amore, un amore più profondo di quello che potrebbe mai immaginare di avere nella realtà.
Senza Wren, Cath è da sola, e completamente fuori dalla sua comfort-zone. Ha una compagna di stanza scontrosa con un fidanzato molto affascinante che le ronza sempre intorno, un'insegnante di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano la fine del mondo civilizzato, un bellissimo compagno di classe che vuole parlare soltanto di parole...e non riesce a smettere di preoccuparsi per su padre, che è sempre amorevole, ma anche fragile, e che non è mai rimasto solo.
Adesso Cath deve decidere se è pronta ad aprire il suo cuore e ad affrontare nuove esperienze e a conoscere nuove persone, e deve imparare che sull'amore deve imparare molto di più di quanto avrebbe mai pensato... (trama tradotta ed elaborata da me)


LA MIA OPINIONE


Ho divorato questo libro in meno di tre giorni e ho tantissime cose da dirvi.
Ma meglio procedere con ordine come al solito, prima di combinare un pasticcio.


Andare via di casa per frequentare il college non è facile per nessuno, ma lo è ancora meno per Cath, una ragazza che per diciotto lunghi anni ha condiviso tutto con la sua gemella Wren,  dalla camera ai vestiti, ed è stata un po' la sua ombra.
Adesso che sono arrivate a Lincoln, Nebraska, dove frequenteranno entrambe il college, Wren ha deciso di volere la sua indipendenza e di prendere una stanza in un dormitorio diverso da quello di Cath, costringendola a condividere la stanza con un'altra ragazza.
Cath non è per niente contenta: è terrorizzata all'idea di rimanere da sola con degli sconosciuti, terrorizzata all'idea di condividere la sua camera con qualcuno che non sia Wren, terrorizzata all'idea di dover anche solo chiedere delle informazioni ai suoi compagni di dormitorio.
Potete immaginare quindi la sua reazione quando nella sua camera trova un ragazzo.
Per sua fortuna però, quello è soltanto Levi, il quasi-ragazzo di Raegan, la sua compagna di stanza.
I primi tempi per Cath sono molto difficili. Alterna le lezioni alla sua vita da fangirl, ossia stare chiusa in camera a scrivere la sua fanficion su Simon Snow, la serie di libri che ama tantissimo. Manca poco all'uscita del'ultimo libro della serie e Cath a deciso di scrivere la sua personalissima versione dell'ottavo volume della serie da regalare alle migliaia di fans che ormai da molto tempo leggono le sue fanfiction.
Per Cath essere nel fandom di Simon Snow vuol dire vivere nel fandom: non solo aver letto i libri, visto i film e scrivere fanfiction, ma avere magliette, poster e busti commemorativi.
Gran parte della vita di Cath si basa sul fandom, al contrario di Wren, che pur essendo una fangirl a sua volta (ha spesso collaborato con Cath alla scrittura di fanfiction), ha un carattere completamente diverso e riesce a distinguere la sua vita sociale da quella nel fandom.
Dato che Wren si è allontanata da lei, Cath per i primi tempi rimane completamente sola: gli unici momenti in cui chiacchiera con qualcuno sono brevi, e sono sempre gli altri a parlare con lei, in particolare Levi e Raegan.Un'altro incontro che Cath fa -anche se legato a motivi di studio- è quello con Nick, che frequenta con lei le lezioni di scrittura, con il quale ha una buona sintonia, soprattutto quando scrivono insieme.


Ma se continuo su questa scia finirò per raccontarvi tutto ciò che succede nel romanzo.
Dato che non voglio spoilerare, meglio passare oltre!
Prima di tutto la struttura del romanzo: mi è piaciuto tantissimo come la Rowell sia riuscita a fondere più livelli narrativi. Nel romanzo troviamo infatti in primo piano la storia di Cath, ma tra un capitolo e l'altro troviamo estratti dai vari libri della saga Simon Snow e dalle fanfiction scritte da Cath o da Cath e Wren a quattro mani. Inoltre ci sono alcuni capitoli in cui Cath legge a Levi una delle sue storie, quindi in cui i due livelli narrativi vengono a contatto, e l'accostamento devo dire che riesce benissimo
Inoltre non posso che lodare la Rowell per essersi inventata non solo la storia di Cath, ma anche quella di Simon Snow. Le similitudini con Harry Potter sono più che evidenti, ma ci sono anche molte differenze, e non ho potuto che apprezzare il modo in cui la Rowell abbia saputo gestire anche questo mondo fantastico, in cui convivono maghi e vampiri.
Nonostante gli intrecci dal punto di vista narrativo siano molti, il libro comunque si legge velocemente. Non leggo moltissimo in lingua, quindi i primi capitoli sono stati quelli che ho letto più lentamente, ma una volta abituatami allo stile, alla fine molto semplice della Rowell, mi sono ritrovata a divorare il romanzo -non credo di aver mai letto così tanto di notte, negli ultimi tempi.

Per quanto riguarda i personaggi, non posso dire nulla, se non che li ho adorati.
Mi sono rivista moltissimo in Cath (se è possibile i miei livelli di fangirling spesso superano i suoi) e ho adorato il suo essere timida, impacciata, pungente, ma alla fine dolcissima.
E poi c'è Levi. Come non amarlo? Non è uno di quei ragazzi belli e impossibili, anzi, è alto, allampanato e un po' stempiato, così dolce che riesce a fari sciogliere il cuore.
Raegan è un personaggio da incorniciare: la adoro. Amo il suo sarcasmo, il suo modo di essere very fierce e adoro anche il rapporto che si viene a creare tra lei e Cath.
Anche i personaggi secondari, come Nick e Courtney (la compagna di stanza di Wren), seppur non approfonditi, hanno il loro peso e il loro ruolo nella storia e non sono mai lasciati da parte.
Devo anche aggiungere che Fangirl non è un romanzo dove si ride soltanto, perché sono trattati temi anche più seri, come quello della separazione dei genitori e del conseguente abbandono, del rapporto genitori-figli e di quello tra fratelli.

Insomma, per me un romanzo che deve essere assolutamente letto.
Se non avete ancora deciso quali libri mettere nella vostra valigia per le vacanze, questo è consigliatissimo!


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti e mezzo!

venerdì 13 giugno 2014

Into Jane Austen's World #6: Recensione di "Morte a Pemberley" - P.D. James


Cari visitatori della Tana,
era da un po' di tempo che non pubblicavo un post per questa rubrica, un po' per mancanza d'ispirazione, un po' perché non ho trovato nulla di molto austeniano da proporvi.
Quando sono stata a Londra, però, avevo comprato un romanzo di P.D. James, Death comes to Pemberley, e tra una lettura e l'altra l'avevo quasi dimenticato, finché la settimana scorsa, sistemando uno dei miei contenitori pieni di libri, non l'ho ritrovato.
Ecco quindi che ho deciso di leggerlo, finalmente, e oggi ve lo recensisco.

Il romanzo nell'edizione inglese è edito da Faber & Faber nella collana Crime, le pagine sono 452 e il prezzo è di circa € 9.
Per quanto riguarda l'edizione italiana, invece, il romanzo è edito da Mondadori e la versione in brossura costa € 10.




TRAMA
Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.




LA MIA OPINIONE

Avendo letto la serie di Carrie Bebris dei misteri di Mr. e Mrs. Darcy, un po' mi ero abituata a leggere dei coniugi Darcy nei panni di investigatori, ma dato che non avevo letto ancora nulla di P.D. James (nonostante mia madre sia una grande appassionata dei suoi libri), non sapevo davvero cosa aspettarmi.


Il giallo che ha imbastito l'autrice inglese vede Elizabeth e Mr. Darcy alle prese con un delitto consumatosi proprio nel bosco di Pemberley, durante una burrascosa notte d'autunno.
Quando Lydia Wickham arriva alla porta della sorella, nel bel mezzo della notte è sconvolta, agitata, e continua a ripetere che il marito, George Wickham, è stato ucciso nel bosco.
Senza indugiare, Mr. Darcy, insieme al colonnello Fitzwilliam e all'avvocato Alveston, si mettono all'opera per organizzare la ricerca di Wickham e del capitano Martin Denny, che si scopre essersi addentrato nel bosco insieme a lui.
Per quanto faticose, le ricerche danno i loro frutti, e ben presto i tre uomini ritrovano Wickham, chino sul corpo senza vita del capitano Denny, che ammette immediatamente di essere la causa della morte del suo unico amico.
Da quel momento incombe su Pemberley l'ombra di uno scandalo, aggravato dai rapporti da sempre tesi tra Wickham e Darcy,e tutti gli abitanti della maestosa residenza si ritrovano, volenti o nolenti, coinvolti nelle indagini.


Conoscendo l'altissima opinione che mia madre ha di questa autrice e avendo io già di mio delle aspettative altissime, dato che in questo romanzo sono ripresi dei personaggi "sacri" del mondo austeniano, devo dire che alla fine, mi sono ritrovata un po' delusa.
Mi spiego subito.
Il romanzo è scritto indubbiamente bene, ma ci sono una serie di alti e bassi nella tensione narrativa che, secondo me, lo penalizzano molto.
C'è un inizio sicuramente pieno di tensione, data la scoperta dell'omicidio, ma nella fase delle indagini, che dovrebbe essere quella più interessante e poi soprattutto sul finale, non c'è quel climax, quell'emozione che, in un giallo, dovrebbe portare la scoperta della verità.
Certo, il delitto e ben costruito e io per prima non avevo il minimo sospetto sull'assassino, ma il problema è il modo in cui l'autrice l'ha reso tra le pagine del romanzo, che secondo me non è stato efficace.
Ma tralasciando l'aspetto del delitto in sé e per sé, devo dire che la James ha saputo riprendere bene i personaggi austeniani, in particolar modo Darcy, che in questo romanzo diventa protagonista, impegnato nelle indagini ma soprattutto impegnato a proteggere la sua famiglia. Questo personaggio acquista spessore senza perdere quelle caratteristiche che tutti noi abbiamo apprezzato in Orgoglio e Pregiudizio.
Un ruolo più marginale è riservato ad Elizabeth, che perde un po' della vivacità e della vérve che aveva nel romanzo austeniano, ma solo per maturare. Elizabeth è ormai moglie e mamma, sicuramente più pacata, ma per il resto è rimasta la solita, cara Lizzie.
Mi aspettavo di vederli entrambi nei panni di investigatori (qui lo ammetto, mi sono lasciata trascinare u po' troppo da quello che avevo già letto nei libri della Bebris), ma in realtà entrambi sono molto più preoccupati di mantenere unita la famiglia ed evitare lo scandalo in questo momento di difficoltà per Pemberley, anche se si impegnano, nel loro piccolo, nella ricerca della verità sull'omicidio. 
E per la serie "il lupo perde il pelo ma non il vizio", abbiamo Wickham, che personalmente mi aspettavo un po' cambiato, forse più maturo, con la testa sulle spalle, ma anche lui è rimasto il solito, vecchio Wickham. Viene sicuramente ripreso molto bene, e ho trovato originale l'idea di coinvolgerlo di nuovo in questo modo nella vita dei Darcy.

Nel complesso Morte a Pemberley è un romanzo che mi ha soddisfatta dal punto di vista "austeniano", per quanto riguarda i personaggi, lo stile e l'ambientazione, ma molto di meno per quanto riguarda il giallo.


Il mio voto per questo romanzo è tre riccetti!

mercoledì 11 giugno 2014

Recensione di "The D.U.F.F. - Designated Ugly Fat Friend" - Kody Keplinger

Cari visitatori della Tana,
un paio di settimane fa, girando su Twitter, mi è capitato di leggere sul profilo di Robbie Amell (che in The Tomorrow People interpretava Stephen) che avrebbe preso parte alla produzione di The D.U.F.F., un film tratto da un romanzo di Kody Keplinger.
Incuriosita, mi sono messa alla ricerca di questo romanzo, ovviamente inedito in Italia, e la trama mi è piaciuta sin da subito. Avevo bisogno di una lettura più leggera dopo aver terminato Gray, così ho deciso di prenderlo in ebook e di leggerlo subito, nonostante la mia TBR in questo momento sia parecchio lunga.


Uscito per l'editore americano Poppy nel 2010, il romanzo conta 280 pagine. Nel formato ebook costa € 5,49.

TRAMA
La diciassettenne Bianca Piper è cinica e leale, e non pensa nemmeno lontanamente di essere la più bella delle sue amiche. È anche troppo intelligente per innamorarsi del fascino dello sciupa femmine e del viscido belloccio Wesley Rush. Infatti, Bianca lo odia. E quando lui le da il soprannome di “The Duff,” gli lancia la sua coca-cola in faccia.
Ma le cose non vanno bene a casa, e Bianca, cercando disperatamente una distrazione, finisce col baciare Wesley. E ciò che è peggio è che le è piaciuto. Determinata a scappare dai suoi problemi, Bianca inizia una relazione segreta con Wesley.
Fin quando non va tutto orribilmente storto. A quanto pare Wesley non è poi un cosi cattivo ascoltatore, e anche la sua vita è abbastanza incasinata. Improvvisamente Bianca realizza con orrore che si sta innamorando del ragazzo che pensava di odiare più di chiunque altro.




LA MIA OPINIONE

Chi di voi mi segue da un po' più di tempo saprà già che lo YA non è esattamente il mio genere e all'inizio pensavo che questo romanzo, come altri che ho letto prima, sarebbe passato tra le mie letture senza infamia e senza gloria, nonostante io fossi davvero curiosa.
In realtà non è stato affatto così, e non mi sono pentita affatto di aver dato a questo libro una possibilità.

La storia che la Keplinger ci racconta è quella di Bianca, una teenager americana un po' atipica rispetto a quelle che siamo abituate a vedere nei libri o nelle serie TV nel ruolo di protagonista: molto intelligente e studiosa quanto cinica, senza peli sulla lingua, non crede nell'amore adolescenziale e la sua vita sentimentale proprio per questa è abbastanza vuota.
Durante una delle serate che trascorre in disparte pur di accompagnare le sue due migliori amiche, Bianche viene avvicinata da Wesley, un ragazzo bellissimo che però Bianca considera un cretino, che le comunica molto candidamente che le sta parlando soltanto per attirare l'attenzione delle sue amiche. Wesley definisce Bianca la DUFF della situazione, ossia l'amica meno attraente del gruppo, quella grassa e bruttina.
Bianca sa di non essere bellissima, ma non si aspettava comunque che le parole di Wesley le facessero così male.
Ma la vita tranquilla di Bianca sta per essere sconvolta da un'ondata di stress emotivo, portata dal divorzio dei genitori, e durante un'altra serata al pub, presa dalla voglia di dimenticare tutto, bacia Wesley.
L'intenzione di Bianca è quella di trovare una via di fuga dai suoi problemi, qualcosa che le permetta di azzerare i pensieri e di sentirsi più leggera per un po.
Ma non ha messo in conto che in una relazione soltanto fisica, come quella che lei vuole con Wesley per dimenticare i suoi problemi, a volte possono finirci di mezzo i sentimenti.

Leggendo la trama del romanzo, quello che mi aspettavo era di leggere un romanzo interamente incentrato sul problema "DUFF". Ma The D.U.F.F.  è molto di più.
Certo, al problema dell'aspetto fisico e delle insicurezze ad esso legate sono ampiamente trattati, soprattutto perché Bianca si sente molto ferita dalle parole di Wesley e comincia a chiedersi se davvero lei sia la DUFF del suo gruppo e se da sempre ha avuto questo ruolo e se le sue amiche la considerano tale.
Ma il romanzo si spinge anche oltre, trattando la tematica dell'amicizia, dell'amore, delle crisi matrimoniali tra i genitori.

Bianca è un personaggio che ho molto apprezzato, e nel quale mi sono rivista molto. Per me è stato facile entrare in sintonia con lei, perché rappresenta non solo le insicurezze che avevo io a 17 anni, ma anche quelle che comunemente hanno molte adolescenti.
A chi no è mai capitato di non sentirsi all'altezza, di non piacersi quando ci si guarda allo specchio, o di non voler rivelare qualcosa ad un'amica per evitare conseguenze che pensa potrebbero essere dolorose?
E' un personaggio sicuramente ben studiato e approfondito, al contrario di Wesley, che scopriamo solo parzialmente. Non per questo però l'ho apprezzato di meno! E' un personaggio un po' da manuale, il bad boy che nasconde dietro una corazza di sfacciataggine e sarcasmo dei problemi o delle insicurezze, ma devo dire che è comunque ben delineato anche lui, anche se meno approfondito di Bianca.Incontriamo poi una serie di personaggi secondari, che sono introdotti bene e hanno tutti un peso ai fini della storia, e che ho scoperto, sono presenti anche negli altri due libri della Keplinger ambientati nella scuola superiore di Hamilton.

Insomma, avrete capito che The D.U.F.F. non vuole essere un libro con una storia originalissima, ma racconta in modo diretto, ironico, divertente ma soprattutto realistico la storia di una normale teenager americana.E' un libro che intrattiene e che si legge d'un fiato, complici i battibecchi tra Wesley e Bianca, che sono davvero il punto forte del romanzo.


Il mio voto per quest romanzo è quattro riccetti!


Per quanto riguarda il film basato sul romanzo, la produzione è appena cominciata, e l'uscita è prevista per il prossimo anno.
Tuttavia ho letto che la trama sarà ampiamente sconvolta, tanto che vedremo una Bianca alle prese con l'ape regina della scuola, Madison. Per liberarsi dalla nomea dell'amica grassa e brutta, decide di creare un gruppo, The D.U.F.F.s in cui raccogliere, appunto, tutte le persone considerate tali e dare del filo da torcere a Madison.

Sinceramente, dato che la trama è stata così manipolata, non so cosa ne verrà fuori.
Nel dubbio, aspetto di vederlo! 

martedì 10 giugno 2014

Top Ten Tuesday #29: Dieci libri che saranno nella mia borsa da spiaggia quest'estate


Cari visitatori,
altro Martedì, altra Top Ten!
La settimana scorsa credo proprio di aver fatto un po' di confusione e di aver anticipato il tema di questa settimana, ma dato che quello della settimana scorsa mi piaceva moltissimo, ho deciso di proporvelo comunque.
Bando alle ciance ed ecco la mia Top Ten dei libri che metterò nella mia borsa da spiaggia!



Top Ten Books That Will Be In My Beach Bag This Summer

1. Scarlet di Marissa Meyer;
Secondo volume delle Cronache Lunari, mi ripropongo di leggerlo da un po', dato che il primo volume mi era piaciuto molto!
Spero che mettendolo nella mia TBR estiva riesca ad accelerare i tempi di lettura!


2. La danza dei draghi di George R.R. Martin;
E' il terzo dei volumi in cui il quinto libro de Le cronache del ghiaccio e del fuoco è stato diviso nell'edizione italiana, nonché l'ultima parte delle Cronache già pubblicata. Ero davvero indecisa se includerlo in questa lista, dato che non si conosce ancora la data di pubblicazione del sesto volume della serie e son divisa tra la voglia di terminare il quinto libro e quella di procrastinarne il più possibile la lettura, perché poi ci sarebbe l'ansia per il sesto volume!
Nel dubbio però ce l'ho messo. Nel caso cambiassi idea, lo saprete!


3. Due di troppo di Janet Evanovich;
altro secondo volume, questa volta della serie che vede come protagonista Stephanie Plum, che ho in lettura e lasciato a metà da almeno sei o sette mesi, il che vuol dire che molto probabilmente dovrò ricominciarlo.
Non che io l'abbia lasciato a metà perché la serie non mi piacesse, ma credo proprio che non fosse il momento giusto per leggerlo, quando l'ho iniziato.

4. Allegiant di Veronica Roth;
Terzo volume della serie Divergent, credo proprio che lo leggerò giusto per concludere la trilogia, dopo la grande delusione che è stata Insurgent. Di solito non mi faccio problemi a lasciare le serie a metà (si, sono proprio senza pietà, io) però questa la voglio finire gusto per capire fino a dove la Roth possa essersi spinta con il doppio PoV di Tris e Tobias.


5. La mia Londra di Simonetta Agnello Hornby;
E' il libr nel quale la stessa autrice racconta la sua esperienza a Londra quando vi si è trasferita, alla fine degli anni '60. Sinceramente non vedo l'ora di leggere della mia città preferita attraverso le parole della Hornby, un'autrice della quale ho tanto amato i romanzi storici.


6. The Dream Thieves di Maggie Stiefvater;
E' il secondo volume della trilogia Raven Circle, ancora inedito in Italia. Mi era piaciuto, come ricorderete, il primo volume, e dato che non so se riuscirò ad aspettare la pubblicazione italiana, ho deciso di prendere l'ebook in inglese. Non mi sono mai cimentata nella lettura in lingua di libri fantasy (se si esclude il settimo volume di Harry Potter, quando avevo 17 anni) quindi sono proprio curiosa di vedere se mi riuscirà di leggerlo senza troppi problemi!


7. Attachments di Rainbow Rowell;
Ho preso l'ebook di questo romanzo in inglese, e solo pochi giorni dopo ho scoperto che era stato pubblicato da Piemme anche in Italia con il titolo Per l'@more basta un clic.
Fortunatamente della Rowell ho già sperimentato lo stile leggendo in inglese Fangirl, che vi recensirò il prima possibile, e dato che leggere questo romanzo in lingua mi è riuscito abbastanza semplice, credo proprio che leggerò in inglese anche Attachments.


8. Tokyo Blues di Haruki Murakami;
E' un libro che voglio leggere praticamente da sempre. Non so se ci riuscirò quest'estate, ma spero di sì. E poi la cover della nuova edizione, anche se molto semplice e geometrica, mi ispira davvero moltissimo. 


9. La piramide di fango di andrea Camilleri;
Appena uscito, è l'ultima avventura in ordine di tempo del Commissario Montalbano, mio amato e adorato. In questo romanzo, Montalbano scopre la corruzione, un giro di denaro sporco tra Vigàta e i paesi limitrofi. 
Io davvero non resisto ogni volta che Camilleri pubblica un nuovo romanzo di Montalbano, quindi certo non potrà mancare nella mia borsa da spiaggia!


10. Cercando Alaska di John Green;
Sarà che la Rizzoli ha pubblicato le nuove edizioni, sarà che è almeno una vita e mezza che mi riprometto di leggerlo, sarà che la trama mi ispira proprio tanto...insomma, questo romanzo non poteva mancare nella mia borsa da spiaggia!
Magari con l'estate arriva anche il momento di questo romanzo. 


E questo è tutto, almeno per quanto riguarda la mia Top Ten di oggi.
Come sempre sono curiosissima riguardo alle vostre letture, quindi, se vi va, fatemi sapere quali son invece i libri che voi metterete nella vostra borsa da spiaggia! 

venerdì 6 giugno 2014

Ultimi acquisti libreschi #12


Cari visitatori della Tana,
è da un po' che non vi mostro i miei acquisti libreschi!
Nell'ultimo periodo ho preso diversi libri, sia in ebook che cartacei, e sia in italiano che in inglese e non vedevo l'ora di parlarvene!
Quindi cominciamo subito.



Fangirl di Rainbow Rowell.

Trama: Cath e Wren sono gemelle omozigote, e fino a poco tempo fa facevano tutto insieme. Ma da quando sono partite per il college Wren ha deciso che non vuole essere più soltanto la metà di una coppia di gemelle, e vuole andare a ballare, conoscere ragazzi, andare alle feste e lasciarsi andare. Per Cath non è semplice accettarlo. Lei è terribilmente timida, e si rifugia nelle parole delle fanfiction che ama scrivere , dove sa sempre esattamente cosa dire e sa scrivere d'amore, un amore più profondo di quello che potrebbe mai immaginare di avere nella realtà.
Senza Wren, Cath è da sola, e completamente fuori dalla sua comfort-zone. Ha una compagna di stanza scontrosa con un fidanzato molto affascinante che le ronza sempre intorno, un'insegnante di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano la fine del mondo civilizzato, un bellissimo compagno di classe che vuole parlare soltanto di parole...e non riesce a smettere di preoccuparsi per su padre, che è sempre amorevole, ma anche fragile, e che non è mai rimasto solo.

Adesso Cath deve decidere se è pronta ad aprire il suo cuore e ad affrontare nuove esperienze e a conoscere nuove persone, e deve imparare che sull'amore deve imparare molto di più di quanto avrebbe mai pensato... (trama tradotta ed elaborata da me)


God Breaker di Luca Tarenzi.

Trama: 
Gli dèi esistono. Camminano in mezzo a noi, vivono dentro e fuori la realtà di tutti i giorni, hanno macchine, uffici, soldi… Ma non tutti. Alcuni stanno morendo, travolti dalla perdita di tutti i loro seguaci; altri combattono una lotta spietata per tenersi il proprio posto nel mondo, usando tutti i loro poteri per conquistarsi l’agiatezza e agire in incognito. Ma un giorno uno di loro si ritrova coinvolto in una sfida grottesca: un ragazzo, giovane e apparentemente potentissimo, è sulle sue tracce, e non si fermerà finché non sarà riuscito ad annientarlo. Chi è questo giovane? Liàthan, antichissimo dio celta dalla morale ambigua e dalle ambizioni limitate non prende sul serio la minaccia. Ma dovrà ricredersi ben presto, quando Edwin – questo è il nome del ragazzo – mostrerà di essere un nemico estremamente pericoloso, in cerca di una vendetta i cui motivi Liàthan ignora del tutto. Un anno esatto durerà la sfida, e se al termine Liàthan non sarà riuscito a fermare il suo avversario morirà, inesorabilmente e senza che niente possa impedirlo. 



Anna and the French Kiss di Stephanie Perkins.

Trama: Anna non vede l'ora di frequantare l'ultimo anno di liceo ad Atlanta, dove ha un buon lavoro, una migliore amica molto leale e una cotta per un ragazzo che è sul punto di diventare qualcosa di più.

Quando suo padre all'improvviso decide di mandarla a scuola a Parigi non è poi così contenta, finché non conosce Ethienne St. Claire, il ragazzo perfetto. L'unico problema è che Ethienne è già impegnato, e anche Anna potrebbe essere impegnata se qualcosa dovesse succedere con il ragazzo per il quale ha una cotta, una volta tornata a a casa. 
Può un anno di romantici quasi-incidenti finire con il bacio che Anna aspettava? (trama elaborata e tradotta da me)





Doll bones - La bambola di ossa di Holly Black.

Trama: 
A dodici anni, Zach passa i pomeriggi a inventare storie con le sue due migliori amiche, Poppy e Alice: i tre hanno affidato il dominio del loro regno immaginario all'enigmatica Regina, una bambola di porcellana così perfetta da sembrare viva. Un brutto giorno il padre affronta Zach intimandogli di crescere e di cominciare a interessarsi a cose "da grandi". Il mondo di Zach sembra andare in frantumi, finché una notte la Regina compare in sogno a Poppy, rivelandole di essere stata una bambina in carne e ossa di nome Eleanor, le cui ceneri si trovano ora all'interno della bambola; Eleanor non avrà pace finché non sarà seppellita nella sua tomba, in una lontana cittadina dall'altra parte degli Stati Uniti. I tre ragazzi partono nel cuore della notte, dormendo sotto le stelle, accampandosi nei cimiteri, incontrando bizzarri personaggi che parlano alla bambola scambiandola per una bambina vera, in un viaggio che cambierà per sempre le loro esistenze. Non somigliava affatto a un sogno. Era seduta sul bordo del mio letto. Aveva i capelli biondi, come quelli della bambola, ma arruffati e sporchi. Mi ha detto di seppellirla. Mi ha detto che non avrebbe trovato riposo fino a che le sue ossa non fossero state nella tomba e che, se non l'avessi aiutata, me ne avrebbe fatto pentire.



Millennio di fuoco - Seija di Cecilia Randall.

Trama: 
Baviera 1999 d.C. Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre. Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato a un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell'antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie. I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera. Ed è qui che troviamo Seija, giovane coraggiosa e tenace, l'erede di un'antica stirpe di guerrieri pagani, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all'invasione dei vaivar. Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende. Seija è pronta alla lotta contro l'esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo a essersi venduto anima e corpo ad Ananta, l'immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminare quella che una volta era la sua specie. Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino. Perché il condottiero nemico prima esita e poi scatena contro di lei una caccia senza quartiere? Perché ne è così ossessionato da trascurare persino gli obiettivi militari, pur di catturarla? Cosa è accaduto davvero tre secoli fa alla Torre della Strage, il maniero del Traditore, nel giorno in cui Raivo ha rinunciato alla sua umanità?


Ed ecco terminata la mia lista, almeno per oggi.
fatemi sapere cosa ne pensate dei miei acquisti e soprattutto se avete già letto qualcun di questi libri!




mercoledì 4 giugno 2014

Recensione di "Gray" - Francesco Falconi

Cari visitatori della Tana,
Un paio di settimane fa mi è capitato di scorgere tra le novità di Mondadori in libreria il nuovo romanzo di Francesco Falconi, Gray.
devo ammettere che non ci ho riflettuto molto prima di prenderlo, mi è bastato leggere la trama e cogliere i riferimenti al capolavoro di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray per decidere di comprarlo.

Il romanzo è uscito per Mondadori 
nella collana Chrysalide lo scorso 29 Aprile e conta 372 pagine. Il prezzo è di € 17 per la versione rilegata con sovracopertina, mentre l'ebook costa € 4,99.

TRAMA
Dorian osserva l'Anima Nera strisciare sulla sua pelle come un tatuaggio, avvolgersi alla spalla e raggiungere la sua schiena. È il serpente oscuro che l'ha condannato a un inferno in terra: l'immortalità. Cent'anni prima, di fronte a un ritratto che esaltava la sua bellezza, Dorian ha osato desiderare di rimanere giovane e seducente per sempre: il suo desiderio è stato esaudito, ma il prezzo da pagare è un baratro infinito di estasi e perdizione. Layla è tormentata da un demone che le toglie il respiro, la ragione e la volontà. È prigioniera di un corpo che sente disarmonico e deforme. Il suo rifugio è l'arte, e quel ritratto di ragazzo che da sempre disegna con precisione maniacale, occhi di ghiaccio e corpo perfetto, pur non avendolo mai conosciuto. In una Roma incantevole e superba, Dorian e Layla stanno per incontrarsi e i loro destini si allineano come tessere del domino in attesa di essere sfiorate.



LA MIA OPINIONE

Su questo romanzo ho davvero moltissime cose da dire, ma come sempre comincerei dalla trama, onde evitare pasticci.
Immaginate che Dorian Gray non sia mai morto.
Dorian è nato nel 1890 (anno di pubblicazione dell'opera di Oscar Wilde), e nel 1910 ha appena vent'anni. Durante un viaggio a Parigi con il suo mentore Henry, decide di farsi ritrarre da uno dei tanti artisti di strada e osservando il lavoro terminato, esprime il desiderio di rimanere per sempre giovane e bellissimo come nel ritratto. E' a quel punto che una voce gli chiede se sarebbe disposto a tutto, anche a vendere la sua anima al diavolo pur di vedere questo desiderio esaurito, e Dorian risponde di sì.
Da quel momento la sua vita allo stesso tempo si riempie e si svuota: Dorian resta bellissimo e la sua figura non viene intaccata dallo scorrere del tempo, ma la sua anima diventa corrotta. Dorian non fa altro che cercare di riempire la sua vita in qualche modo, ma non sa fare altro che lasciare che le persone si innamorino di lui, che lo desiderino fino ad esserne ossessionate, per poi abbandonarle nel dolore. Questo finché non incontra Layla, una ragazza che da anni convive con la dismorfofobia, una malattia che fa sì che la sua mente produca un'immagine diversa del suo corpo quando lei si guarda allo specchio, tanto che lei si vede come un mostro deforme. Ciò ha come conseguenza dei terribili attacchi di panico.
Layla per questo è diventata sempre più schiva e si è allontanata da tutti. Gli unici punti fermi della sua vita rimangono il fratello, Giacomo, e il suo grandissimo amore per l'arte.
Quando Dorian scorge Layla, durante una serata nel suo locale, pensa che sia la sua prossima vittima perfetta: una ragazza insicura, che si sente un pesce fuor d'acqua è facile da sedurre e abbandonare.
Ma Dorian non ha messo in conto che Layla potrebbe essere diversa da tutte le persone che ha incontrato fino ad ora.

Gray, come avrete capito, non è una semplice rivisitazione de Il ritratto di Dorian Gray. L'opera di Wilde è presa come punto di partenza, perché la storia poi assume una sua autonomia e delle sfaccettature diverse da quelle dell'opera originale.
La storia è misteriosa, intrigante, complessa ma allo stesso tempo una di quelle che ti costringono attaccato alle pagine, da leggere tutte d'un fiato.
I due protagonisti, Layla e Dorian, sono delineati ed approfonditi benissimo.
Anche se l'autore non si dilunga in descrizioni, da frasi brevi e semplici e uno stile senza troppi fronzoli, capiamo moltissimo dei suoi personaggi man mano che li vediamo in azione.
Inoltre, l'aura di mistero che li avvolge non fa altro che incuriosire di più il lettore.
Questi due protagonisti inizialmente sono un po' l'emblema della società di oggi: Dorian per più di un secolo ha venduto il suo corpo al migliore offerente, solo un corpo bellissimo, ma non un briciolo d'amore per tutti gli amanti che ha avuto.
Dall'altra parte Layla è ossessionata dalla sua immagine, che vede distorta in modo mostruoso, e trova rifugio solo nella sua passione per il disegno.
Entrambi hanno rinunciato alla ricerca di quel legame che in qualche modo possa farli stare bene con qualcuno, Dorian per abitudine, perché vive la sua come una maledizione alla quale non è possibile trovare alcuna via di scampo, Layla perché ormai ha perso qualsiasi fiducia nel mondo al di fuori di quella prigione che lei stessa si è costruita.
Avrete capito che Layla e Dorian sono due personaggi molto diversi all'apparenza, ma c'è un filo che li lega, qualcosa che li accomuna, come se da sempre si fossero cercati.
E poi c'è l'amore per l'arte e per la bellezza in generale che li accomuna, ma quella che vivono insieme è un'esperienza che fa capire loro che la bellezza può trovarsi anche nell'imperfezione.
Anche i personaggi minori sono definiti bene
, e tutti hanno le loro ossessioni, i loro segreti, punti deboli e punti forti.
Una nota poi la devo per forza all'ambientazione: una bellissima Roma, affascinante e ipnotica come quella de La grande bellezza.
In conclusione, non posso che consigliarvi di leggere questo romanzo, che esce dai soliti schemi del fantasy e dell'urban fantasy, per diventare qualcosa di assolutamente particolare e secondo me irripetibile.


Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti!