lunedì 16 novembre 2015

Roba da lettori #13: Youtuber che scrivono romanzi


Cari visitatori della Tana,
finalmente torna la mia rubrica dedicata alle riflessioni su alcuni temi che riguardano da vicino la vita di noi lettori.
Il tema che voglio trattare oggi mi è stato ispirato dall'uscita recente del romanzo di Clio Zammatteo, nota ormai in lungo e in largo sul web come ClioMakeUp, dal titolo Sei bella come sei, edito da Rizzoli. Questa pubblicazione mi ha spinta ad una riflessione sui libri e in particolare sui romanzi scritti dagli youtuber.

Youtube, lo sappiamo tutti, è una grande vetrina e fare lo/la youtuber per molti è diventata una vera e propria professione, visto che questa piattaforma permette di guadagnare sulla base di iscritti ai canali e visualizzazioni. 
Nel corso del tempo ci sono stati degli youtuber che hanno avuto moltissima fortuna e che ormai sono diventati dei veri e propri personaggi pubblici e questo ha permesso loro di arrivare al pubblico anche tramite mezzi diversi, primo tra tutti quello dei libri.
Non mi ha mai sorpreso il fatto che le grandi CE pubblicassero manuali di trucco delle beauty guru o delle biografie che riguardano la vita di questi personaggi prima di diventare famosi e come sono arrivati a raggiungere il successo tramite youtube. D'altronde se la rete è il mezzo di comunicazione per eccellenza e Youtube è una delle sue vetrine più importanti, basta prendere gli youtuber più seguiti e pubblicare qualcosa di loro, ed il successo editoriale verrà da sé.
Se gli editori si fossero fermati a questo punto, per me sarebbe stato triste vedere dei ragazzini comprare biografie di altri ragazzini invece che leggere romanzi fantasy come facevo io alla loro età, ma d'altronde ho visto donne leggere i libri di Barbara D'Urso...insomma, alla fine me ne sarei fatta una ragione.
Ma l'ultima tendenza dell'editoria è quella di pubblicare i romanzi degli youtuber.
Che poi guardandomi alle spalle, delle prime manifestazioni di questo fenomeno avevamo un po' tutti visto le avvisaglie un paio di anni fa, quando Feltrinelli/Kowalski pubblicò due libri di Guglielmo Scilla a.k.a. Willwoosh, 10 regole per fare innamorare (relativo ad un film dallo stesso titolo a cui aveva preso parte come protagonista) e L'inganno della morte, un fantasy per ragazzi.
Nessuno dei due era un capolavoro della letteratura (il secondo l'ho iniziato ma mai finito, nello specifico), ma entrambi hanno avuto un un discreto successo editoriale, dato più dai follower su youtube curiosi di leggere questi libri piuttosto che dalla qualità dei libri stessi.


Ma quello di pubblicare il romanzo di una beauty guru è un fenomeno più recente.
Uno dei casi che tutti abbiamo avuto sott'occhio è stato quello di Girl Online, il romanzo YA scritto da Zoe Sugg, la make up artist inglese più nota come Zoella
Il libro, non autobiografico e pubblicato oltreoceano da Penguin Teen, racconta di Penny, una blogger inglese sedicenne che durante un viaggio con la madre a New York conosce un musicista e se ne innamora. 
Il libro ha venduto davvero moltissime copie già nella prima settimana in cui è stato rilasciato negli USA alla fine di Novembre 2014 (più di 78mila copie) ed è stato un piccolo grande caso editoriale. 
Ma ad una settimana dal rilascio è scoppiato un vero e proprio caos riguardo a questo romanzo e le voci sul fatto che la storia non fosse tutta farina del sacco di Zoe hanno cominciato a diffondersi a macchia d'olio sul web. Messa alle strette, alla fine la beauty guru ha ammesso di aver ricevuto l'aiuto di Siobhan Curham, scrittrice ed editor citata nei ringraziamenti, che è stata la sua ghostwriter. Dopo aver precisato che la storia ed i personaggi sono suoi, Zoe ha dichiarato che "chiunque ha bisogno d'aiuto per iniziare un nuovo progetto" ed è stata lontana dai social per qualche giorno.
Ma il polverone che si era alzato per quanto riguarda il suo romanzo non si è calmato subito e molti sono stati i fan delusi dal fatto che la stessa Zoe non avesse precisato sin da subito di essere stata aiutata da una ghostwriter, inducendoli a credere che avesse fatto tutto il lavoro da sola.
Ma visto che i polveroni mediatici portano sempre visibilità, in un modo o nell'altro, lo scorso 22 Ottobre è stato pubblicato Girl Online: On Tour, il seguito delle avventure di Penny a cui Zoe avrebbe lavorato da sola.

Il caso di Clio è leggermente diverso. Sei bella come sei è un romanzo semi-autobiografico (o un'autobiografia semi-romanzata?) in cui seguiamo l'avventura di Clio quando è appena arrivata a New York per realizzare il sogno di studiare alla MUD e diventare una make-up artist. Non manca ovviamente l'aspetto romantico con il bellissimo vicino di casa che non manca di conquistare il cuore di Clio al primo sguardo.
Non ho letto questo romanzo e non credo che lo farò,  e questo posso garantirvelo anche avendo letto soltanto la trama (che è troppo piena di punti esclamativi per i miei gusti). Parlandovene quindi non ne sto e non ne voglio giudicare il contenuto.
Per la stesura di questo libro, Clio si è avvalsa dell'aiuto di una scrittrice, Elisa Gioia (che di recente ha pubblicato il suo primo romanzo, So che ci sei, con Piemme) che non figura come ghostwriter ma come collaboratrice, anche se non sulla cover del libro, come potete ben notare. Questa collaborazione è stata chiarita sin da subito sia dalla CE che da Clio stessa e di questo non ho potuto che apprezzare l'onestà.
Inoltre Clio ha dichiarato che sta già lavorando ad un secondo romanzo con il solo aiuto di un editor.

Sia nel caso di Zoe Sugg che in quello di Clio però non posso che ritrovare delle analogie, ossia il fatto che i loro romanzi siano stati pubblicati da due grandi case editrici, sicure quindi di un doppio successo: ancora più visibilità per loro e vendite assicurate per l'editore. Insomma, un buon investimento su tutti i fronti.
Questa situazione però si ripercuote in maniera inevitabile su noi lettori: che tipo di prodotto troviamo in libreria? Troviamo un libro molto pubblicizzato ma che ha poco di eccezionale a livello di trama e qualità e che oltretutto vende per un buon 90% solo perché come autore figura un nome famoso del web, ma al quale hanno lavorato anche dei collaboratori o dei ghostwriter.
Il risultato della mia riflessione quindi mi porta ad aprire una finestra su un panorama editoriale italiano piuttosto triste, perché se un editore respinge manoscritti di qualità per preferirgli il romanzo di uno youtuber famoso sì, c'è solo da essere tristi.

Quello che dico sempre e che voglio precisare anche questa volta è che non ci si può improvvisare scrittori. Essere o diventare uno scrittore comporta un lavoro, un talento e un impegno che non sono comuni. Essere un bravo scrittore comporta ancora più impegno e più lavoro. 
Clio stessa ha detto che quello di scrivere un romanzo sia sempre stato uno dei suoi sogni nel cassetto (qui il post sul suo blog con tutti i dettagli), e non sto negando che ciascuno di noi possa avere più sogni che un giorno aspira a realizzare. Ma per realizzare un sogno di questo tipo credo che ci voglia il giusto talento e dall'oggi al domani non si può decidere di trasformarsi da make-up artist (ma anche da architetto, da chimico o da giardiniere) a scrittore soltanto perché si ha la certezza di essere spalleggiati da un grande editore.
Insomma, rispetto a questi romanzi mi trovate perplessa e direi anche un po' contraria.
Sapete, anch'io vorrei diventare un'autrice famosa come J.K. Rowling e la mia testolina è popolata da personaggi più o meno definiti e da mondi fantastici, come penso un po' quella di ciascun lettore che nel corso degli anni ha assorbito tanto dai romanzi che legge, ma so per certo di non essere una scrittrice.

Dall'altra parte però ci sono anche gli scrittori che sono prestati a youtube, ma questo è un tema che spero di approfondire successivamente.

Eccoci arrivati alla fine di questo post, cari lettori.
Spero che questo post, come sempre, possa stimolare la discussione e aspetto le vostre riflessioni su questo tema con molta curiosità.
Alla prossima!



17 commenti:

  1. Davvero bello e interessante questo post. Non sapevo dell'uscita di un libro di Clio. Io quando vedo queste cose sono un pò triste perchè molte CE interrompono serie molto belle e oltreoceano ci sono un miliardo di libri che hanno un sacco di potenziale (al momento l'esempio che mi balza in testa è ACOTAR). Ovviamente non sto a criticare i lavori di questi youtuber, anche perchè non li ho letti quindi non posso dire nulla è che per le persone come noi che leggono un sacco, che leggono fantasy, distopici e via discorrendo è un pò triste vedere in libreria questi romanzi al posto di quei libri che oltreoceano fanno sognare...

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    1. Grazie mille :3
      Sono d'accordissimo con te, la tristezza in questi casi è il sentimento predominante. E' un peccato vedere che gli editori preferiscono dare spazio ai grossi nomi per lasciare da parte libri con molto potenziale e interrompere serie ç_ç

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  2. "Se un editore respinge manoscritti di qualità per preferirgli il romanzo di uno youtuber famoso sì, c'è solo da essere tristi." Non potrei essere più d'accordo. Il vero problema è proprio questo: che spesso le case editrici preferiscono pubblicare un romanzo che possa fruttare invece di uno che vale (per la scrittura, per l'originalità della trama, per i dettagli etc). Se pubblicassero l'uno e l'altro allora saremmo tutti contenti, ma spesso ciò non avviene ed è davvero molto triste... con questo non voglio dire che sono contro clio per aver pubblicato un romanzo, anzi! Io credo proprio che lo leggeró! Il problema è degli editori che purtroppo non vogliono rischiare con proposte nuove... sarebbe bello sperare che anche gli altri bravi scrittori con una fantasia che va da qui alla luna possano avere un giorno questa possibilità, perché in fondo a noi le cose belle piacciono e le vogliamo tutte! Un bacio dear! :*

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    1. Ma nemmeno io ce l'ho con Clio, anzi, lei resta una delle personalità del web che più mi stanno simpatiche, ma l'idea che abbia scritto un romanzo e che immediatamente sia stata spalleggiata dal suo editore, mentre altri scrittori più validi e competenti vengono continuamente scartati mi intristisce e anche tanto ç_ç

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  3. Siamo alle solite! Eppure youtube veniva considerato l'alternativa alla televisione... Diciamo che è la stessa cosa ;)

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    1. Sì, Youtube ormai sta diventando un media a tutti gli effetti e questi sono i risultati ^^

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  4. Purtroppo sono anni che le CE puntano sulla moda o su nomi sicuri a scapito della qualità delle pubblicazioni.

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    1. Eh già, questo è soltanto uno dei molti effetti che ne possiamo constatare.

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  5. Ciao!!! Hai ragione e condivido su tutto!!! Clio ha scritto un "romanzo" questa mi è nuova! D: xD Un bacione!!!

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    1. Felice di sapere che siamo sulla stessa lunghezza d'onda ^^

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  6. Mi mancava questa rubrica, dell'imminente romanzo di Clio non avevo idea XD Sono perfettamente d'accordo con te riguardo a questa situazione, e sull'interesse delle CE di pubblicare libri solo per fare soldi, scartando molto volte le cose che valgono davvero. Leggere queste cose smonta un po' il mio sogno di diventare scrittrice, si da spazio piuttosto a youtuber famosi che si improvvisano scrittori "non scrivendo" veramente, invece che a persone che magari hanno sempre scritto per passione con la speranza di realizzare un sogno prima o poi ...e poi ti chiedi perché tutti cominciando ad auto pubblicarsi!
    Di questo "genere" di cose mi sono avvicinata solo a Lauren Conrad, che oltre ai manuali da beauty guru che ho apprezzato (non ho niente contro questo genere di libri), ha scritto pure alcuni romanzetti semi autobiografici che non mi sono sembrati niente di che.

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    1. Diventare scrittori sta diventando sempre più complicato, purtroppo. Ormai i grandi editori investono soltanto sui libri che possono fare vendite sicure e dall'altra parte ormai anche autopubblicarsi sta diventando "rischioso" perché si rischia di perdersi nella marea di scrittori o sedicenti tali che hanno deciso di intraprendere questa strada. Insomma, è un mondo complicato quello dell'editoria e anche il regno dell'autopubblicazione sta diventando pieno di insidie.

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  7. Il mio pensiero è che non ci sarebbe niente di male se poi fossero date le stesse possibilità a chi magari youtuber non è ma ha il talento dello scrittore vero. Invece purtroppo in questo mondo l'apparenza conta più dell'essere e ci sono giovani autori molto bravi che devono lottare in modo impressionante per trovare un editore e, una volta trovato, non è detto che l'editore faccia al libro la pubblicità che merita. Sono sempre molto scettica riguardo a tutti questi famosi con il sogno nel cassetto di scrivere un libro; per carità, non dico siano sicuramente tutti incapaci - anche se... - ma sono comunque dell'idea che se non fossero conosciuti non se li filerebbe nessuno.
    Un conto è scrivere libri di ricette e un conto è scrivere un romanzo... non è cosa per tutti!

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    1. Come dicevo nel commento qui sopra, il mondo dell'editoria è tanto complicato e da quando anche questo settore ha cominciato a soffrire la crisi molti editori hanno smesso di puntare sugli emergenti per pubblicare soltanto libri di nomi famosi o traduzioni di romanzi che hanno fatto successo già all'estero. E ovviamente non è detto che l'editore lo pubblicizzi abbastanza!
      Non posso che essere d'accordo con te: non dubito che per molti scrivere un romanzo sia un loro sogno o che ne possano essere capaci, ma in questo caso mi prendo il beneficio del dubbio!

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  8. Io sono sempre restia verso personaggi famosi (non per essere scrittori) che pubblicano libri. Non dico che solo perché sei un attore/cantante/qualsiasi altra cosa, tu non possa anche essere bravo a scrivere. D'altra parte, non si nasce scrittori famosi, e la maggior parte di loro fa anche altro nella vita, per portare il pane a casa, com'è giusto che sia. Però non riesco a non vederci dietro solo una mossa per il marketing. Che mi può anche stare bene, se parli di argomenti che conosci e se, come Clio (più o meno), ti fai aiutare da un autore vero. Però boh, difficilmente mi pare scrivano veri e propri romanzi, e anche se a volte sono curiosa, non mi convinco mai a leggerli.

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    1. Sono molto restia anch'io a comprare o a leggere questi romanzi. Ma ripeto, se si tratta di biografie o libri sul mestiere che fanno non mi da alcun fastidio, il problema per me sono i romanzi. Scrivere un romanzo non è una cosa che impari a fare dalla sera alla mattina. Anch'io ci vedo dietro una mossa di puro marketing in questi casi ^^

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