lunedì 1 febbraio 2016

Recensione di "Hyperversum - Il Cavaliere del Tempo" (Hyperversum #3) - Cecilia Randall

Cari visitatori della Tana,
iniziamo come sempre al meglio questa settimana con una nuova recensione.

Come vi ho ripetuto nelle ultime settimane, mi sono impegnata a terminare una delle serie libresche che avevo in TBR da più tempo, ovvero quella di Hyperversum di Cecilia Randall.
Oggi vi parlo di Il cavaliere del tempo, terzo volume della saga.



Il romanzo è uscito nel 2009 per Giunti e conta 720 pagine. Il prezzo è di € 4,99 per l'ebook, mentre il cartaceo costa € 17,50.

TRAMA
Sono passati tre anni dal momento in cui Ian e Daniel si sono salutati prendendo strade (e secoli) molto diversi tra loro. Di tanto in tanto, Daniel non può fare a meno di ritentare una partita con Hyperversum, nella speranza di incontrare nuovamente l’amico. Inaspettatamente, un giorno, riceve una misteriosa mail firmata Falco d’Argento, il soprannome con cui Ian è conosciuto nella sua vita medievale. Daniel è sconvolto: come è possibile? È ancora una volta il gioco che si intromette nelle loro vite? È realmente Ian, che ha trovato un nuovo varco nel tempo? O qualcuno si cela dietro le ali del Falco? E perché?




LA MIA OPINIONE
N.B. Potrebbero essere presenti spoiler sul primo ed il secondo volume della serie.

Per il terzo volume di questa saga Cecilia Randall ha scelto un'ambientazione piuttosto complessa, quella della crociata albigese. Si tratta di uno dei capitoli più bui della storia francese del Medioevo e anche questa volta Ian, suo malgrado, si ritrova coinvolto in prima persona in questa vicenda.
Dall'altra parte c'è Daniel. Sono passati tre anni dall'ultima volta che ha visto Ian, da quando, durante la battaglia di Dunchester, è tornato nel XXI secolo e adesso non riesce più a capire come fare per tornare nel Medioevo. Pur continuando a giocare, Hyperversum non gli ha più offerto la possibilità di tornare indietro. 
Poi però, un giorno, Daniel trova tra la sua posta una mail misteriosa, firmata dal Falco d'Argento. E' così che il ragazzo si ritrova a giocare insieme ad un ragazzo canadese, Ty Hamilton, che aveva solo la curiosità di conoscerlo e sapeva che il nome del Falco lo avrebbe attirato. I due si ritrovano nel bel mezzo di una battaglia a Pienne, nel sud della Francia, quando di colpo Daniel viene trascinato di nuovo nel XII secolo. Ed Ian e lì, nel bel mezzo di quel campo di battaglia, mentre Ty è sparito.
A partire da questo momento si intreccia una storia del tutto nuova, in cui si intrecciano storia e fantastoria.

Questo ultimo volume della serie è forse, a livello di ambientazione, il più complesso. La crociata albigese secondo me ha rappresentato una vera sfida in questo caso, ancor più della battaglia di Bouvines, che abbiamo ritrovato nel primo volume. Questa volta infatti la scelta che i nostri protagonisti devono compiere è ancora più difficile, perché non si tratta soltanto di combattere per l'una o l'altra parte, ma subentra la questione etica. Durante la crociata albigese centinaia di persone sono uccise per il solo fatto di seguire un filone filosofico-religioso diverso. Ecco perché Ian vuole restare fuori dalla caccia agli eretici a tutti i costi, ma non è così semplice, soprattutto quando l'intera vicenda si sposta sul piano personale. Ian vive uno scontro acceso con Adolphe de Gant, un uomo potente, un crociato, che si dimostra crudele e senza scrupoli.

Non vi anticipo altro della trama, ma Il cavaliere del Tempo è sicuramente un romanzo ad alto contenuto drammatico, oltre che storico. 
Ian e Daniel nel corso di questi romanzi sono cresciuti, non solo anagraficamente, ma umanamente. Li ritroviamo ormai adulti, maturati, fedeli a sé stessi ma in qualche modo cambiati. 
E' un finale impegnativo da leggere, che mi sono portata dietro per diversi giorni. In alcuni punti l'ho trovato un po' lento, ma non per questo meno godibile.  Si tratta di un'ottima conclusione per le avventure di Ian e Daniel. Tanti eventi, tante domande, ma anche tante risposte. 
Come sempre i personaggi sono vividi, realistici, più umani che mai, dai due protagonisti ai personaggi secondari. Le descrizioni, come sempre accurate, contornano una trama complessa e dettagliata. 
Anche in questo romanzo non mancano i colpi di scena e l'azione, che spesso mi hanno fatto temere per i miei beniamini. Inoltre l'autrice è riuscita anche questa volta ad introdurre dei personaggi nuovi, riuscendo a sviluppare nuove storyline e offrendoci così una storia dai molteplici intrecci e risvolti.
Giocando ancora una volta con la storia medievale, Cecilia Randall è riuscita a farmi apprezzare a pieno quest'ultimo capitolo della sua trilogia, che ormai occupa un posto speciale nel mio cuore. 


Il mio voto per questo romanzo è di quattro riccetti!

2 commenti:

  1. Bellissima recensione. E' stato un finale degno di questa serie. C'è stata una crescita e maturazione immensa in Ian sicuramente grazie alla tantissima sofferenza fisica e morale che ha affrontato in questo libro. A me è piaciuto tantissimo, mi ha emozionata e sconvolta più volte. Non vedo l'ora di leggere Next :)

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    1. Non posso che concordare con le tue parole :)
      Next è un'avventura diversa, ma in modo decisamente positivo. Uno spin-off davvero degno di questa serie.

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